Il superbollo si applica alle auto con potenza superiore ai 185 kW e prevede il pagamento di ulteriori 20 € per ogni kW, da aggiungere al bollo previsto da ciascuna regione. L’importo dell’imposta scende con il passare degli anni, arrivando a 12 euro dopo 5 anni, a 6 euro dopo 10 anni, 3 euro dopo 15 anni e a zero dopo 20 anni.

eliminazione superbollo auto 2023

Da molti anni si valuta l’eliminazione del superbollo e pare che l’attuale Governo sia intenzionato ad abolire l’imposta in tempi brevi in quanto non ha garantito allo Stato le entrate auspicate, ma ha avuto come effetto il crollo delle vendite di auto sportive e con alta potenza.

D’altro canto, a questa notizia positiva si aggiunge uno studio condotto da Aiped (Associazione italiana Periti Estimatori Danni) sul probabile aumento dell’RC Auto se non si interviene tempestivamente.

Eliminazione superbollo 2023

L’eliminazione del superbollo è attesa prima della pausa estiva del Governo. Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club Italia, plaude alla cancellazione della supertassa che ha definito “tanto iniqua quanto inutile”.

Secondo il Presidente dell’Aci, il suo unico effetto è stato quello di penalizzare gli automobilisti e il settore di produzione auto.
Il taglio della tassa è stato accolto con grande soddisfazione anche dalla Federcarrozzieri, l’associazione nazionale dei carrozzieri indipendenti, che ha fornito i dati sugli introiti generati.

L’associazione ha stimato che dal 2011 gli italiani hanno versato nelle casse dello Stato circa 1,2 miliardi di euro, che si traducono in circa 100 milioni l’anno. La cifra, che grava sulle tasche degli automobilisti, non ha generato gli introiti previsti, ma ha contribuito a penalizzare il comparto delle auto sportive che garantiva entrate elevate grazie al versamento dell’IVA e al pagamento del bollo.

Federcarrozzieri ha reso note anche alcune delle cifre che i proprietari di auto potenti e di lusso sono tenuti a versare:

  • Stelvio di casa Alfa Romeoe  e per la berlina Ford Focus ST(entrambe 206 kW) è previsto il pagamento di 420 euro da aggiungere al bollo regionale.
  • Bmw X3 xDriveM40d (250 kW) ha un superbollo di 1.300 euro.
  • Audi S4 Avant TDI (251 kW) di 1.300 euro.
  • Lexus LC V8 (351 kW) di 3.320 euro.
  • Lamborghini Aventador Ultimae (577 kW) che prevede il pagamento di 7.840 euro.
  • Ferrari Daytona SP3 (618 kW) che ha un superbollo di 8.660 euro.

È da dire che subito dopo l’introduzione della tassa si è registrata una diminuzione delle vendite di auto con potenza superiore ai 185 kW, successivamente si è sviluppato il fenomeno del falso leasing per il quale gli automobilisti italiani noleggiano delle automobili con targa estera, evitando così il pagamento di bollo e imposte.

Secondo quanto emerso dall’indagine di Federcarrozzieri, il superbollo ha generato delle anomalie nel mercato automobilistico italiano e la sua eliminazione potrebbe dare un nuovo slancio al settore automobilistico nazionale che comprende alcuni tra i più famosi costruttori a livello mondiale.

Inoltre, secondo quanto afferma Federcarrozzieri, c’è un altro motivo per cui il superbollo è una tassa sbilanciata: l’imposta viene applicata solo ai motori termici e non a quelli elettrici, ciò significa che le automobili ibride che superano i 185 kW di potenza non sono tenute al pagamento della tassa.

Non ci resta che aspettare per avere la certezza che la cancellazione del superbollo diventi realtà e nel frattempo dal fronte RC Auto arriva un campanello di allarme dall’Aiped: le polizze subiranno un forte aumento a causa dell’innovazione tecnologica.

Dall’abolizione del superbollo al rischio aumenti RC Auto

Alla notizia positiva che riguarda l’abolizione del superbollo, si contrappone il rischio di aumenti delle polizze RC Auto.
A comunicare gli eventuali aumenti è stata l’Aiped (Associazione italiana Periti Estimatori Danni) che punta il dito contro lo sviluppo tecnologico e, in particolare, contro l’intelligenza artificiale.

L’associazione ha presentato il suo studio sul tavolo del Consap perché preoccupata dal ruolo che l’intelligenza artificiale gioca anche nel campo delle perizie assicurative. Secondo Luigi Mercurio, presidente dell’associazione, il ricorso a videoperizie e a perizie in authority da parte delle compagnie assicurative rischiano di penalizzare il ruolo del perito, oltre a far aumentare i prezzi RC Auto. Oltre a ciò, le perizie svolte dall’intelligenza artificiale o condotte da operatori non qualificati compromettono l’accuratezza delle informazioni raccolte, non permettendo di accertare con precisione i danni causati da sinistri stradali.

Questo comporta che in caso di sottostima dei danni, gli automobilisti riceveranno un risarcimento inferiore a quanto loro dovuto, mentre in caso di sovrastima è la compagnia assicurativa a dover sostenere dei costi maggiori che saranno scaricati direttamente sui consumatori.

Per impedire tali aumenti e per garantire agli automobilisti delle perizie adeguatamente precise, l’Aiped ha richiesto alla Consap di garantire la formazione del perito per ottimizzare le competenze, stabilire dei criteri univoci per la compilazione di un documento peritale che siano condivisi anche dalle case automobilistiche e creare un elaborato per la valutazione dei valori commerciali dei veicoli attraverso una ricerca di mercato.

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Di admin