Ci siamo: stai per partire per le agognate vacanze e hai deciso di fare il viaggio in macchina. Oppure in vacanza ci sei già e ti stai muovendo per lo più in auto. Comunque sia, devi fare i conti con il condizionatore e ti sembra che il tuo non vada più bene. Forse è arrivato il momento di ricaricarlo.

Ma quanto costa quest’operazione? E quale gas utilizzare? Vediamo tutto quello che c’è da sapere sulla ricarica del condizionatore auto.

ricarica aria condizionata auto

Il costo della ricarica del condizionatore auto

I costi per la ricarica dipendono da tutta una serie di fattori.
In primo luogo dall’officina cui ti rivolgi e allo stesso tempo anche dagli impianti refrigeranti, ossia dalle loro dimensioni. Perché determinante per il costo della ricarica è sia la quantità di gas che viene stoccata all’interno dell’impianto che anche il tipo di gas che viene inserito.

Possiamo dire che in linea di massima i fattori da tenere in considerazione sono i seguenti:

  • Manutenzione: si va dai 50 ai 100 euro per intervento.
  • Gas: se gas R32 il costo è tra i 25 e i 30 euro al kg, se R410A tra i 79 e gli 80 euro al kg, se gas R407 C tra gli 80 e i 90 euro, se R422 D tra i 90 e i 100 euro al KG.
  • Eventuale filtro antipolline intasato: 35 euro circa.
  • Perdite nel circuito, in questo caso il costo varia a seconda dell’entità del danno.
  • Compressore guasto (quello che aumenta la pressione dell’aria): si va dai 500 ai 700 euro per un compressore nuovo, ai 200-300 euro per uno rinnovato.

A conti fatti, dunque il costo della ricarica del condizionatore può variare tra gli 80 e i 200 euro, sempre appunto che non ci siano il filtro da sistemare e il compressore guasto.

I differenti tipi di gas

Variano a seconda dell’impatto che hanno sull’ambiente e sono regolarizzati dal Regolamento Europeo Nr. 517/2014 che impone che dal 2025 debbano essere eliminati i condizionatori (mono o multi split) che hanno un Global Warming Potential (GWP) superiore a 750.

Gas come l’R22, l’R12 e l’R410A sono stati vietati dalle nuove direttive europee poiché considerati altamente inquinanti e dannosi per lo strato di ozono. Per sostituire l’R12, il gas più utilizzato per gli impianti di climatizzazione dell’auto, è stato introdotto il gas refrigerante R134A. Questo gas poco infiammabile consente di lavorare a pressioni inferiori rispetto agli altri HFC e ha un basso impatto sull’ozono.

Ciò nonostante, l’R134A è risultato essere dannoso per l’ambiente poiché rilascia gas a effetto serra che contribuiscono al riscaldamento globale. Per questo motivo, dal 2017 è diventato necessario sostituire il gas R134A con un altro meno inquinante, il gas ecologico R1234YF che mantiene le stesse prestazioni degli altri gas, senza avere alcun impatto significativo sull’ambiente.

Inoltre fa parte dei gas refrigeranti a bassa infiammabilità e si infiamma solo se presente in elevate concentrazioni. Per la minima quantità di gas contenuto nel condizionatore, il rischio è pressoché nullo. Pertanto, è più conveniente e vantaggioso rispetto ad altri.

Quando ricaricare il condizionatore auto

Come probabilmente saprai, il climatizzatore è un impianto composto da:

  • un condensatore;
  • una valvola di espansione;
  • un evaporatore;
  • un compressore;
  • il filtro;
  • una centralina elettronica di gestione.

Tutti gli elementi si trovano nel vano motore, a eccezione della centralina elettronica e dell’evaporatore che sono presentia all’interno della vettura.

Fisicamente funziona così: l’aria calda che viene aspirata dall’esterno cede il calore al gas refrigerante, in questo modo si abbassa la temperatura, si perde l’umidità (che viene scaricata all’esterno) e l’abitacolo dell’auto si rinfresca. Questo fa sì che, in generale, il gas con il tempo non diminuisca particolarmente, a meno che appunto non ci siano perdite di vario tipo.

Ciò significa che, in linea di massima, puoi considerarti tranquillo per almeno 2 anni, o anche più, sebbene dipenda anche dal tipo di vettura.

Se invece vedi che il tuo climatizzatore auto non sta funzionando, ossia che l’aria fredda è assente o non basta o che la macchina non raggiunge la temperatura desiderata (se hai il climatizzatore automatico), potrebbe essersi verificata una perdita, quindi è il caso di intervenire.

Attenzione: anche se c’è chi dice che per la ricarica si possa anche fare da soli, grazie a kit fai da te, il nostro consiglio è di avvalerti di un professionista.

Stiamo parlando di gas, della tua sicurezza quando sei in auto per te e per gli altri, pertanto meglio affidarsi a chi sa fare il suo lavoro, anche se, abbiamo visto, non sempre il costo è indifferente.

 

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Di admin